REGGIO CALABRIA - Alcune urla, segnale di una lite in corso, e poi l'eco degli spari in rapida successione: è quanto hanno sentito alcune persone che si trovavano sul posto in relazione all'omicidio del cittadino polacco Rafal Strojek, di 38 anni, ucciso nella tarda mattinata in una via della periferia di Reggio Calabria. L'omicidio è accaduto sull'uscio del palazzo in cui abitava Strojek, che viveva in Italia da alcuni anni e faceva il muratore. L'uomo conviveva con una polacca ed aveva un figlio di dieci anni. La Squadra mobile di Reggio Calabria, che sta svolgendo le indagini, sta ricostruendo il giro delle conoscenze e delle frequentazioni di Strojek nel tentativo d'identificare l'assassino. Un dato certo è che chi ha atteso Strojek sotto casa aveva una questione pendente con lui che ha portato alla lite al culmine della quale si è verificato l'omicidio. Nessun dubbio, inoltre, sulla volontà omicida di chi ha sparato, vista le reiterazione dei colpi di pistola, che hanno raggiunto la vittima al torace, provocandone la morte istantanea. Il fatto che la vittima fosse incensurata fa pensare ad un movente non legato a fatti di criminalità, bensì a questioni d' interesse o passionali. Al momento, però, in questo senso, dalle indagini non sono emersi elementi certi. (ab)