A distanza di un anno torna a Reggio Calabria il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, questa volta per la stipula del contratto di appalto dei lavori di completamento del nuovo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria che entro i prossimi 2 anni e mezzo dovrà essere completato. Il relativo progetto lo ha già presentato lo scorso autunno presso la sede storica dei Tribunali della Città, oggi sede della Corte d’Appello.

La prima pietra 20 anni fa

La prima pietra di questa mega opera fu posta vent’anni fa, a fronte di un investimento del Ministero di Giustizia, Decreto Reggio e Cipe di quasi 90 milioni di euro. L’auspicio era che l’ultima fosse posta nel 2011.

Divenuto emblema delle incompiute, il cantiere del nuovo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria fu al centro di un’odissea scandita da due appalti e contenziosi che ne rallentarono i lavori, fino a fermarli definitivamente nel 2020.

L’intervento del Ministero di Giustizia

Nel 2021 l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Falcomatà assunse la decisione di rivolgersi a un ente terzo che potesse gestire le attività propedeutiche alla ripresa e al completamento dei lavori, nelle more del contenzioso che ancora oggi pende dinanzi al tribunale delle Imprese di Catanzaro. Nel gennaio del 2022, l’allora ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha firmato a Reggio il protocollo con il Comune per la ripresa dei lavori.

La firma del contratto

Oggi, dunque, sarà il giorno della firma del contratto avente ad oggetto il completamento dell’opera, tassello formale prima della riattivazione del cantiere. Nel giro di due anni e mezzo essa dovrà essere completata. La sottoscrizione è in programma questa mattina nell’ambito della cerimonia promossa dal dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia e dall’Unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri (Uta) e avrà luogo alle ore 10:30, presso il cantiere, all’interno della futura “Aula Magna” del palazzo di Giustizia, con ingresso da Via Vittorio Bachelet già via Gelsomino.

Il nuovo appalto

È stata proprio l'unità Tecnica Amministrativa (Uta) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede a Napoli, in qualità di stazione appaltante, ad avere affidato lo scorso giugno "l'Appalto integrato su progetto di fattibilità tecnico ed economica (PFTE) per l'affidamento della progettazione esecutiva del restante 30% circa degli impianti specialistici e di alcune opere strutturali e l'esecuzione dei lavori di realizzazione delle opere di completamento del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria", per un importo di quasi 62 milioni di euroContinua a leggere su IlReggino.it.