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È stato aggredito a calci e pugni, in modo talmente violento che uno dei balordi ha pensato fosse morto e, per questo, ha fatto scappare il resto del gruppo. Ora, monsignor Giorgio Costantino, parroco della Chiesa della Madonna del Divino Soccorso, a Reggio Calabria è in coma e lotta fra la vita e la morte.
È accaduto la notte scorsa, quando un gruppo di giovani – almeno dieci – ha forzato il cancello d’ingresso della canonica parrocchiale, introducendosi all’interno del cortile. Monsignor Costantino, uditi i rumori provenienti dall’esterno, non ha esitato ad uscire fuori e rimbrottare i ragazzi per quanto stava avvenendo. Il sacerdote, però, è stato improvvisamente aggredito con inaudita ferocia, colpito più volte alla testa. Una violenza tale che, un appartenente al gruppo di delinquenti, credendo che il prete fosse stato colpito mortalmente, ha fatto allontanare il resto dei balordi. Proprio questa circostanza ha permesso a monsignor Costantino di poter chiamare le forze dell’ordine ed ottenere così i primi soccorsi.
Il sacerdote si trova ora ricoverato in gravi condizioni agli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria, dove è sottoposto, in queste ore, ad un delicato intervento chirurgico per limitare i gravi danni derivanti all’aggressione brutale subita.
Monsignor Costantino è un sacerdote assai noto in città. Precedentemente assegnato alla parrocchia di San Sperato, da diversi anni ormai guida la comunità del Divino Soccorso, quella stessa che fu condotta per molti lustri dal vescovo emerito di Cosenza, monsignor Nunnari.
Una personalità assai spiccata, quella di monsignor Costantino, tanto da non mandarle a dire a nessuno, esponendosi sempre in prima persona, anche nelle vicende più rognose che hanno riguardato la sua parrocchia. Come quando, nel settembre 2016, il centro d’ascolto fu preso di mira da vandali rimasti ignoti. Episodio duramente denunciato dal sacerdote.
La Parrocchia del Divino Soccorso si trova nel quartiere Gebbione, periferia sud di Reggio Calabria, e abbastanza complesso dal punto di vista ambientale.
Sono ora in corso le indagini delle forze dell’ordine per dare un volto ed un nome ai delinquenti che non si sono preoccupati minimamente di aggredire un uomo solo, disarmato e di età avanzata. Un episodio che riporta inevitabilmente all’attenzione, quanto sta avvenendo a Reggio Calabria, dove è in atto una recrudescenza criminale preoccupante, con aggressioni e rapine in pieno giorno, azioni violente come quella avvenuta qualche tempo fa nella nota gelateria “Sottozero”, o le due gambizzazioni avvenute a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Ora questa vile aggressione ai danni di un sacerdote. Il tutto, mentre le forze di polizia stanno producendo uno sforzo enorme, in termini di azioni preventive e repressive, su tutto il territorio provinciale.
Consolato Minniti