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Il Tribunale di Reggio Calabria ha revocato, per decorrenza dei termini, la misura della custodia cautelare nei confronti dell'imprenditore Dominique Suraci, già consigliere comunale di Alleanza Nazionale al Comune di Reggio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Suraci, secondo l'accusa, sarebbe stato al centro di una fitta rete di imprese nel settore della grande distribuzione alimentare di cui i fornitori principali sarebbero riconducibili a personaggi vicini alle cosche Tegano, De Stefano, Condello e Lo Giudice.
L'indagine a carico di Suraci, denominata "Assenzio-Sistema" era stata coordinata dai pm distrettuali Ottavio Sferlazza e Stefano Musolino ed era basata sugli accertamenti della guardia di finanza sui bilanci di alcune società che facevano parte del gruppo Suraci. Società che, secondo l'accusa, operavano con fatture gonfiate artatamente emesse per foraggiare le principali cosche della 'ndrangheta di Reggio. Suraci, in particolare, sempre secondo l'accusa, avrebbe costituito una holding che gestiva i principali supermercati di Reggio Calabria.