Molto partecipata da rappresentanti istituzionali la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Reggio Calabria a Bernardo Petralia, già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello della città dello Stretto, nella cornice dell’aula consiliare Pietro Battaglia di palazzo San Giorgio. Un’onorificenza proposta all’amministrazione comunale reggina dall’associazione culturale Bene Sociale (Biesse), nella persona della presidente e fondatrice Bruna Siviglia, e subito accolta all’unanimità. 

«Mi sono sempre sentito molto legato a Reggio»  

«Mi sentivo già cittadino di Reggio e al sentimento, che ho sempre nutrito, adesso si aggiunge anche una dimensione formale. Questa città mi è rimasta nel cuore: non solo io ho conosciuto lei ma lei ha accolto me. Mi sono sempre sentito benvoluto dalla sua comunità. Un legame cresciuto nel tempo. Questo riconoscimento è stata davvero una sorpresa, oltre che un onore. Resterò sempre legato a Reggio e questo riconoscimento mi darà la legittimazione a tornare qui da reggino», ha commentato Bernardo Petralia, già procuratore generale presso la corte d’appello di Reggio Calabria e cittadino onorario di Reggio Calabria.

«Da oggi anche socio onorario Biesse»

«Per noi Bernardo Petralia incarna l’impegno necessario e tenace per la legalità di cui il nostro territorio ha bisogno. Sia da magistrato che da uomo si è speso in scienza e coscienza, senza risparmiarsi anche in questa terra, in questa città di cui merita di avere simbolicamente di ricevere le chiavi. Ringrazio l'assessora comunale Irene Calabrò, con la quale mi sono interfacciata nel corso dei mesi scorsi, e tutta l’amministrazione che ha subito accolto la proposta, oltre che tutte le autorità intervenute. Si tratta di un’occasione doppiamente speciale in cui Bernardo Petralia riceve anche la tessera di socio onorario della nostra associazione», ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente e fondatrice dell’associazione culturale Biesse, promotrice del riconoscimento.


«Questa onorificenza inorgoglisce anche noi per il segno profondo che l’opera umana e professionale del procuratore Bernardo Petralia ha lasciato a Reggio Calabria. Questa cittadinanza onoraria è un segno di gratitudine», ha commentato il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti.

Procuratore generale a Reggio tra il 2017 e il 2020 

Quello di capo del dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap) è stato per il neo cittadino onorario di Reggio Calabria, Bernardo Petralia, l’ultimo di una serie di autorevoli incarichi. Magistrato, figlio di padre siciliano e madre ligure, nei mesi scorsi è andato in pensione con largo anticipo per dedicarsi alla famiglia.

Dopo l'ingresso in magistratura nel 1980, la procura di Trapani è stata la sua prima destinazione a fianco di Gian Giacomo Ciaccio Montalto, magistrato ucciso dalla mafia nel 1983. Giudice a Marsala e poi a Sciacca, nell’Agrigentino, dove nel 1996 è diventato procuratore capo. Qui Bernardo Petralia si è occupato di Cosa Nostra e ha lavorato all’applicazione delle misure patrimoniali per contrastarla. Nel 2006 è stato eletto consigliere del Csm, nella corrente del Movimento per la Giustizia che aveva avuto tra i suoi fondatori Giovanni Falcone, e nel 2010 è rientrato a Marsala per ricoprire il ruolo di sostituto procuratore, prima di approdare a Palermo come procuratore aggiunto. A Reggio Calabria è arrivato nel 2017 per ricoprire il ruolo di procuratore generale della corte di appello fino al 2020.