Purtroppo era inevitabile. Quando il degrado incontra il disagio, e in questo caso, anche azioni che integrano reati, a pagarne le conseguenze sono l’ambiente e i cittadini onesti. Da oggi la grande discarica abusiva, che da due mesi era presente in una delle principali strade di Arghillà, quartiere alla periferia nord di Reggio Calabria, non c’è più. Non è stato il comune reggino o l’Avr, l’azienda che si occupa del servizio di pulizia urbana, a rimuoverla. Ignoti, tra stanotte e stamani, hanno incendiato l’enorme cumuli di rifiuti che si era creato a causa dell’inciviltà, ma anche a causa dell’inefficienza istituzionale. A nulla sono valse le denunce del coordinamento di quartiere che da subito aveva sollecitato l’intervento per la pulizia dell’area. L’estate non è ancora iniziata e Arghillà ha già iniziato a fare i conti con le solite problematiche: dai rifiuti, alla carenza idrica, alla rottura delle fogne. Una situazione che da sempre manifesta un’emergenza e che, ancora oggi, Palazzo San Giorgio non riesce a fronteggiare. La storia puntualmente si ripete e puntualmente i residenti si sentono abbandonati e privati di ogni diritto.  

 

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