Sono passati 48 anni ma, nel cuore e nella memoria dei reggini, è sempre vivo e attuale lo spirito dei “Moti”, la sommossa popolare avvenuta nel 1970 in seguito alla decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro. È stato il vicesindaco della città metropolitana Riccardo Mauro a deporre la corona di fiori in memoria dei caduti.  Cinque furono le vittime, Bruno Labate, Angelo Campanella, Carmine Iaconis, Vincenzo Curigliano e Antonio Bellotti, e centinaia i feriti. Il “comitato 14 luglio”, presieduto da Giuseppe Agliano, ha poi onorato la memoria di Ciccio Franco, leader del “Comitato d'azione per Reggio Capoluogo”. Al grido di “boia chi molla”, migliaia di reggini scesero in piazza per quello che fu definito “lo scippo” di Stato. Alla commemorazione ha preso parte anche la nipote di Franco, Annamaria Franco, la quale ha affermato «che il senso di questa è giornata è celebrare la memoria di tutti gli eroi reggini. Eroi che manifestarono per il bene della città di Reggio Calabria e per i suoi diritti».