Vandali hanno dato alle fiamme il manto sintetico che a breve avrebbe ricoperto il campo sportivo di Catona, a Reggio Calabria. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha condannato il gesto recandosi sul posto.

«I lavori stavano procedendo. Era tutta la fornitura che mancava per completare il campo. La polizia ha accertato che si tratta di un incendio doloso. Non so cosa pensare. Vi dovrei dire che ripartiremo e che non ci hanno fatto nulla ma non me la sento perché non ha senso. Siamo veramente stanchi. Non ho parole per spiegare, domandiamoci se a questo punto ne vale la pena se ogni cosa deve essere vandalizzata. Adesso dobbiamo trovare i fondi e le risorse e non so quando e se sarà possibile farlo. O ci svegliamo con un moto di indignazione popolare che va oltre ogni idea politica oppure rassegniamoci perché vedremo questo schifo e la città non sarà di nessuno. Da soli non andiamo da nessuna parte».

E mentre la polizia indaga monta l’indignazione. Anche il presidente del Consiglio Enzo Marra punta il dico contro i «vigliacchi. Non c’è altro termine per definire quei soggetti che hanno incendiato il manto erboso del campo sportivo di Catona. Un’azione indegna che non colpisce solo l’amministrazione comunale, ma una intera comunità. Anzi, tutta la città. È un fatto grave, che spero possa indignare tutti i cittadini perbene e portare a una ribellione ferma dalla quale non tornare più indietro. Reggio non può fare ancora i conti con chi ha deciso di relegarsi nel baratro dell’arretratezza sociale e culturale. Occorre uno scatto di reni collettivo. L’amministrazione comunale farà di tutto per restituire il campo sportivo nelle condizioni migliori e nel più breve tempo possibile alle associazioni sportive. Ma correre sempre ai ripari significa dover rallentare. E questa una città che ora ha bisogno di correre. Diamoci da fare. Tutti».