La quinta commissione del Csm ha votato per il pm antimafia per lo stesso incarico per il quale si era candidato anche in riva allo Stretto (ASCOLTA L'AUDIO)
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La procura di Reggio Calabria rischia di rimanere senza procuratore aggiunto ancora per tanto tempo. Nei giorni scorsi infatti la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha scelto Pasquale Pacifico, pm antimafia di Caltanissetta, quale procuratore aggiunto della procura siciliana in cui presta servizio, nel corso del Riesame della pratica avvenuta a seguito della decisione del Tar del Lazio di annullare la delibera in favore di Nicolò Marino. Pacifico infatti nei mesi scorsi era stato votato a maggioranza dai presenti – cinque su sei – quale procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ottenendo quindi tutte le preferenze rispetto ai magistrati in forza a Reggio Calabria, Stefano Musolino e Walter Ignazitto, i quali non avevano ottenuto alcun voto.
Giustizia | Pacifico procuratore aggiunto a Reggio Calabria: la proposta del Csm al Plenum
Secondo quanto si apprende, Pacifico propende per la procura di Caltanissetta, che conosce a menadito. Una volta che si esprimerà il Plenum di Palazzo dei Marescialli, la pratica per l’incarico di procuratore aggiunto di Reggio Calabria tornerà nuovamente in discussione. E potranno accendersi nuove speranze per i candidati fino a ieri esclusi dai consigliati togati e laici che compongono la commissione incaricata di individuare i profili più idonei per ricoprire i ruoli direttivi e semi-direttivi delle procure italiane. Per la cronaca, Pacifico ha ottenuto la maggioranza dei voti (non tutti e sei erano presenti) per la procura siciliana. Ora la “palla”, come sempre, passa all’assemblea plenaria.