Libertà di essere senza più paure, ecco lo spirito che animerà il corteo in programma il prossimo 30 luglio, organizzato dall’Arcigay I due Mari con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, di Città Metropolitana e Ufficio della Consigliera di parità e Atam e con il contributo di tanti sponsor privati. Lo sottolinea con grinta e dolcezza, la giovane portavoce del Reggio Calabria Pride, Valentina Tripepi: «Tante persone mi chiedono perché sia ancora necessario fare coming out e dichiarare di far parte della comunità Lgbt. Rispondo semplicemente che ciò è e sarà necessario fino a quando ci saranno persone che ancora non solo libere di farlo. Quindi diventa nostro creare occasioni in cui ciò possa avvenire in serenità e sicurezza e il pride, in quanto spazio sicuro, costituisce una di esse». 

In festa per rivendicare diritti

Un’occasione di riflessione proposta in un clima di festa in cui il tripudio di colori non sarà un pretesto per esibirsi ma un veicolo vivace di un importante messaggio di libertà e uguaglianza, è stato sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione del ricco programma, svoltasi nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà del Comune di Reggio Calabria. Un impegno di civiltà che, al fianco dell’Arcigay, vede, e ciò fino a poco tempo fa non era un fatto scontato, anche le Istituzioni.

Arcigay e Istituzioni insieme

«Con grande gioia abbiamo deciso di patrocinare questa manifestazione e di ospitarne la conferenza stampa. Il tema dei diritti va affrontato ogni giorno, ma questa manifestazione vuole rappresentare un’occasione per accrescere la consapevolezza circa la necessità che principi come quello di uguaglianza e giustizia sociale siano pilastri del nostro vivere quotidiano», ha sottolineato l’assessora alle Politiche di Genere del comune di Reggio Calabria, Angela Martino, presente con l’assessora Lucia Anita Nucera, assessora all’Istruzione e alle Politiche Educative e alla Cooperazione Internazionale per la promozione dei Diritti Umani, e la consigliera di Parità della Città Metropolitana, Paola Carbone.

«Le iniziative saranno avviate già dal prossimo 23 luglio con momenti di sensibilizzazione incontri sui temi cruciali della nostra azione quali Lavoro, Salute e Scuola e Formazione. Queste, e le altre iniziative che avranno luogo in vista del corteo, avranno un respiro nazionale da Nord a Sud e varranno come laboratorio di co - definizione della progettualità dell’Arcigay reggina. Il 29 luglio avremo con noi anche il presidente nazionale Arcigay, Luciano Lopopolo e altri rappresentanti di altri comitati come Alice Redaelli e Francesco Angeli, rispettivamente dei comitati Arcigay di Milano e Roma», ha spiegato Michela Calabrò, presidente Arcigay I due Mari di Reggio Calabria.

Il corteo del 30 luglio

«L’appuntamento è fissato per le ore 17 nell’area del Tempietto. Il corteo partirà non prima delle 18, proseguirà verso le Mura greche per risalire e snodarsi lungo il corso Garibaldi. Ai commercianti chiediamo di partecipare esponendo una bandiera o tingendo qualcosa di arcobaleno. Passeremo anche alla piazza dove hanno sede le Istituzioni, piazza Italia, anche questo per noi molto importante. All’altezza del largo Colombo, scenderemo verso il Water front. Abbiamo pensato ad un corteo massimamente inclusivo con un percorso studiato per le persone con mobilità ridotte e abbiamo previsto anche un interprete Lis al momento delle conclusioni al Water front», ha spiegato ancora Valentina Tripepi, portavoce Reggio Calabria Pride.

Le battaglie vere uniscono e non dividono

«A chi è ostile alla nostra associazione e a questa manifestazione vorrei rivolgere l’invito a non guardare al corteo come ad una forma di esibizionismo ma come occasione in cui portare avanti istanze e rivendicare diritti. È necessario comprendere che le battaglie da fare sono contro il precariato, le violazioni dei diritti, le libertà negate e le ingiustizie, non certo contro gay e lesbiche. Quindi, dopo due anni di pandemia che certamente hanno generato isolamento sociale e crisi economica e aggravato le disuguaglianze, torniamo in strada lanciando l’appello ad unirci per cambiare tutto quanto ancora c’è da migliorare a beneficio di tutta la società», ha concluso Michela Calabrò, presidente Arcigay I due mari di Reggio Calabria.