Sull'episodio hanno avviato indagini i carabinieri. L'amarezza della dirigente scolastica Sapone e del direttore amministrativo Tripodi
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Un vero e proprio shock quello stamane hanno avuto i collaboratori scolastici nel fare ingresso nella scuola per l’infanzia Arghillà Salice. Mobili devastati, computer lanciati per aria, fili divelti, i giochi per i piccini buttati a terra. E con gli stessi colori che avrebbero dovuto allietare le giornate dei bambini sono stati imbrattati muri e suppellettili. «Qual è il gusto che si prova a compiere un’azione del genere? Cosa passa nella testa di queste persone?» a domandarselo è Michelangelo Tripodi, direttore amministrativo della scuola che ha pubblicato un reportage dello scempio sul suo profilo.
Anche la dirigente scolastica Simona Sapone sconcertata per la scoperta. Un gesto sconsiderato che ha come vittime solo i bambini che saranno privati delle loro aule, dei loro giochi e delle loro piccole gioie da condividere con compagni e maestre.
«Vigliacchi. Non c’è altro modo per definire chi si è macchiato di un atto così meschino». Così Enzo Marra, presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria che spiega «Con la complicità del buio della notte, balordi senza dignità, hanno ridotto così la scuola dell’infanzia Salice – Arghillà. Spero che al più presto e con pugno duro, gli organi inquirenti e la magistratura, facciano luce su quanto accaduto. Tutto il mio sostegno alla dirigente scolastica e al personale, costretti a far fronte a questo scempio».
Sull'episodio hanno avviato indagini i carabinieri.