I consiglieri togati e laici si sono comunque divisi. Due preferenze sono andate all'altro candidato, l'attuale sostituto procuratore generale della Cassazione Raffaele Seccia
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La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha scelto ancora una volta per il procuratore Giovanni Bombardieri, quale profilo più idoneo a ricoprire l'incarico di capo della procura di Reggio Calabria. La commissione si è divisa nella votazione: 4 voti per Bombardieri e 2 voti per Raffaele Seccia, attuale sostituto procuratore della Cassazione, ma in passato procuratore di Fermo e Lucera.
La decisione è arrivata alla scadenza del termine indicato nell’ultima sentenza del Consiglio di Stato, il massimo organo della Giustizia amministrativa, il quale aveva evidenziato i punti su cui il Csm doveva soffermarsi per valutare nel migliore dei modi i due candidati. Una scelta avvenuta in riedizione del potere conferito alla quinta commissione che per la terza volta, dal 2018 ad oggi, ha voluto puntare sul magistrato reggino, già procuratore aggiunto di Catanzaro, al quale mancano tre anni per completare il mandato affidatogli dal precedente Plenum, presieduto all’epoca dall’avvocato e deputato del Pd, David Ermini.
Al Plenum dunque il compito di valutare la proposta di delibera della quinta commissione che a fine aprile aveva dibattuto sull’opportunità o meno di ascoltare l’ex pm Luca Palamara, con il quale Bombardieri aveva intrattenuto più di una conversazione su Whatsapp con l’amico di vecchia data. Messaggi che riguardavano i rapporti tra Bombardieri e Gratteri, l’inchiesta della procura di Locri su Mimmo Lucano e le presunte indagini della procura di Catanzaro su alcuni magistrati in servizio nel Distretto giudiziario di Reggio Calabria. Era stato infatti il consigliere togato indipendente Andrea Mirenda a prendere in considerazione questa eventualità, ma sulla quale non ha trovato parere favorevole dei restanti componenti della commissione.