VIDEO | Rintracciato e portato in carcere l'uomo che, secondo le indagini, sparò al 38enne pregiudicato in pieno giorno ferendolo con 4 colpi di pistola
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Rintracciato e portato in carcere il presunto autore dell’agguato avvenuto il 13 ottobre scorso in cui era rimasto ferito il 38enne Gioele Carmelo Mangiola. I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale reggino su richiesta della Dda diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri. Si tratta di Emilio Minniti, 50 anni, con precedenti per associazione mafiosa e favoreggiamento.
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La persona arrestata è indagata per i reati di tentato omicidio aggravato in quanto reato connesso ad attività mafiosa, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
La cattura è l’epilogo di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura ed eseguita dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria. Le ricerche erano partite subito dopo l'agguato, avvenuto nelle vicinanze di una scuola elementare e in pieno giorno, contro Gioele Carmine Mangiola, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, notato subito dopo il ferimento da finanzieri impegnati in un servizio di controllo, era stato immediatamente trasportato in ospedale. Quattro i colpi di pistola da cui era stato attinto, di cui uno al capo e uno al volto.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di tracciare un quadro gravemente indiziario nei confronti dell'indagato. L'agguato risulta connotato da tutti i caratteri del tipico agire mafioso, quali le modalità di esecuzione spregiudicate ed efferate, l’esplosione di più colpi in pieno centro abitato e nelle prime ore della mattina, in una zona della città storicamente soggetta all’influenza e all’imposizione mafiosa.
Lo stesso Mangiola si trova adesso in carcere, dove dovrà scontare un residuo di pena di 5 anni dopo che era stato condannato condannato a 7 anni e 6 mesi per un duplice tentato omicidio avvenuto nel 2012 ai danni dei titolari di un negozio di frutta. Al momento dell'agguato, infatti, si trovava in strada piuttosto che agli arresti domiciliari.
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Nel corso delle indagini, il Nucleo polizia economico finanziario si è avvalso della qualificata azione assicurata dai militari della Compagnia Pronto impiego di Reggio Calabria e della Sezione Aerea di Lamezia Terme. Le investigazioni sono state, inoltre, condotte con il supporto, anche tecnico, del personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria.