La denuncia, scattata a seguito della segnalazione del preside dell'istituto frequentato dalla vittima, si inserisce nel solco di una proficua collaborazione tra scuole e comando provinciale dei carabinieri
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Un’accusa gravissima pesa, in questi giorni, sul 55enne reggino ora ai domiciliari, arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria perché sospettato di violenza sessuale aggravata su una minore. Il provvedimento al termine di indagini articolate e di una stretta sinergia con le istituzioni scolastiche, nasce dalla denuncia del preside dell’istituto frequentato dalla minore, che necessitava tra l’altro del supporto di un insegnante di sostegno. E proprio a quest’ultimo la vittima aveva confidato le violenze, riferite subito al preside, e l'immediata denuncia al comandante di stazione.
Un'indagine complessa
Venuti a conoscenza del reato, il nucleo operativo della compagnia insieme al comandante di stazione competente hanno attivato la rete di supporto antiviolenza, che il comando provinciale di Reggio Calabria ha attuato seguendo le direttive in materia di “violenza di genere” , basato sul protocollo operativo Codice rosso stabilito dal procuratore della Repubblica. “Emerge da tale vicenda, quanto risulti indispensabile sensibilizzare i cittadini nel fornire dettagli o segnali di allarme utili alle forze dell’ordine per un intervento risolutivo come in questo caso – hanno reso noto i carabinieri in una nota - evitando che tale reato possa essere portata ad ulteriori conseguenze più gravi e pericolose per l’incolumità della persona, con particolare riguardo alla presenza di minori”.
Incontri educativi
In tale prospettiva, d'intesa tra il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria Giuseppe Battaglia e il coordinatore degli ispettori USR Calabria, nonché dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Maurizio Piscitelli, sono stati indetti diversi incontri nelle scuole del reggino sul tema della “Formazione alla cultura della legalità". Obiettivo, coinvolgere gli studenti rendendoli consapevoli dell’essere parte integrante di un sistema di legalità. Tra i temi, oltre alla violenza di genere, anche altre tematiche: educazione alla legalità ambientale, stalking e femminicidio, pedopornografia, bullismo, sostanze stupefacenti,la contraffazione, accesso ad internet e i rischi connessi.