Michele Lo Bianco, 50 anni, di Vibo Valentia, detto “Satizzu”, è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori nei confronti di una donna di Reggio Calabria. Il giudice ha convalidato l’arresto e, in accoglimento delle richieste dell’avvocato Stefano Luciano, ha disposto gli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico quale strumento di controllo a distanza. Tuttavia, allo stato, Michele Lo Bianco resta detenuto nel carcere di Reggio Calabria in quanto l’amministrazione penitenziaria non ha ancora fornito il braccialetto elettronico.

Michele Lo Bianco era stato fermato la scorsa settimana dai carabinieri della Stazione di Pellaro e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. Le perquisizioni avevano permesso di trovare Lo Bianco in possesso di un bisturi della lunghezza di 15 centimetri, di cui la sola lama misurava 3,5 cm. È stato poi rinvenuto (e sequestrato) un biglietto manoscritto con annotato un numero di telefono ed il nome e cognome di una donna di Reggio Calabria, la stessa che aveva già denunciato Michele Lo Bianco per il reato di atti persecutori, circostanza che ha permesso ai carabinieri di poter trarre in arresto il 50enne di Vibo Valentia in stato di flagranza del reato. Continua a leggere su IlVibonese