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È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della Polizia di Stato finalizzata all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, su ordine della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di altrettanti persone dedite alla commissione di reati predatori ai danni delle fasce più deboli, in particolare donne e anziani. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha consentito di individuare un gruppo di rapinatori che nello scorso mese di ottobre hanno brutalmente aggredito in casa una pensionata reggina di 88 anni, provocandone la morte.
Fatta sulla rapina ad un'anziana finita in tragedia
Omicidio preterintenzionale e rapina pluriaggravati sono i delitti contestati. Nella rete degli investigatori della Polizia reggina sono finiti: Massimo Berlingieri, 44 anni; Benito Alessandro Bevilacqua, 24 anni e Patrizia Caristo, 30 anni. I fatti risalgono al mese di ottobre dello scorso anno quando tre individui erano penetrati nell’appartamento dell'anziana donna - appena rientrata dalle funzioni in chiesa - per appropriarsi di cospicue somme di denaro che teneva nascoste in casa, non avevano esitato a picchiarla selvaggiamente fino a fratturarle 10 costole, provocandone la morte. L’allarme al 113 della Sala Operativa della Questura di Reggio Calabria era stato dato da alcuni familiari della vittima che non vedendola arrivare ad un incontro domenicale, erano andati a cercarla a casa, dove l’avevano trovata sul pavimento della camera da letto priva di vita.
Le immagini delle telecamere
L’accurata analisi delle immagini riprese dalle telecamere situate nelle vie circostanti al condominio dove era stata commessa la rapina, consentiva alla Polizia di rilevare alcuni passaggi sospetti di due autovetture in uso a Massimo Berlingieri, Benito Alessandro Bevilacqua e Patrizia Caristo che quel pomeriggio avevano pattugliato a lungo la zona fino al momento in cui avevano incrociato la vittima mentre stava rientrando a casa dalla messa. Parallelamente, l’attività di intercettazione telefonica ed ambientale e di georeferenziazione dei dati tecnici consentiva di acquisire ulteriori elementi utili a corroborare il quadro indiziario a carico dei tre indagati.
Rapine e scippi commessi su strada
Dalle indagini svolte dalla Polizia di Stato è emerso che due indagati erano quotidianamente dediti alla consumazione di rapine su strada, furti e scippi nella zona sud della città, prendendo di mira soggetti deboli (anziani e donne), di cui studiavano le abitudini, gli stili di vita e i loro movimenti, prima di compiere l’azione delittuosa. Molti colpi sono stati sventati dalla Polizia prima che venissero portati a compimento dai rapinatori.
In casa quasi 50mila euro
Nascondeva in casa quasi 50 mila euro in contanti l'anziana uccisa nello scorso ottobre durante una rapina. La somma non fu trovata dai rapinatori, malgrado avessero messo a soqquadro l'abitazione. A rinvenirla la somma di denaro furono i poliziotti durante il sopralluogo effettuato dopo l'omicidio.