Figlio di Boris, assassinato dalla mafia nel 1979, andrebbe a sostituire Raffaele Grassi che invece, andrà a ricoprire l'incarico di direttore delle "Specialità", ufficio importante della Polizia di Stato
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Potrebbe arrivare in riva allo Stretto per guidare la Questura di Reggio Calabria Alessandro Giuliano, figlio di Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, assassinato dalla mafia nel 1979. Alessandro Giuliano dal marzo del 2017 dirige lo Sco, ossia il servizio centrale operativo, uno dei reparti più importanti della Polizia di Stato. Ha iniziato nel 1990 la sua carriera a Milano alla Squadra Volanti per poi andare a dirigere la squadra Mobile di Padova e successivamente a Venezia. Qui a coordinato le indagini sulla “Mala del Brenta”, indagini delicatissime che lo hanno visto impegnato in primissimo piano. Proprio per l’attività svolta, secondo il collaboratore di giustizia Raffaele Vassallo, i criminali avrebbero progettato di ucciderlo. Nel 2009 è tornato a Milano a dirigere la squadra Mobile occupandosi di alcuni casi importanti come il cosiddetto “lodo Mondadori”. Nel marzo del 2016 poi è stato promosso questore, ruolo che ricoprirà a Lucca l’undici maggio del 2016 prima di approdare l’anno successivo allo Sco.
Tra un paio di mesi quindi potrebbe venire dirigere la Questura reggina e l’attuale questore, Raffaele Grassi invece, dovrebbe andare a ricoprire l’incarico di direttore delle "Specialità”. Proficua è stata l’attività di Grassi nella città di Reggio. Sotto la sua guida infatti, tantissime sono state le operazioni di polizia condotte contro la criminalità organizzata e non solo. Anche sul fronte della prevenzione dei reati, e nella diffusione dei principi di legalità soprattutto tra i giovani, Grassi ha dato il via a delicate iniziative che hanno visto la Questura reggina essere sempre in primo piano.