Massimo Ripepi pare avrebbe consigliato la madre della vittima, una bambina di appena 9 anni, di «perdonare l'imputato». Ciò emerge dalle motivazioni di condanna
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Il consigliere comunale di Reggio Calabria Massimo Ripepi - autosospeso da Fdi - guida spirituale della comunità religiosa della Chiesa cristiana "Pace", avrebbe consigliato a una donna nigeriana di perdonare un uomo che aveva abusato della figlia di appena 9 anni. Per questo motivo, la donna si era recata in Questura per ritirare la denuncia contro il soggetto, un 58enne impiegato di banca. I poliziotti, però, informarono la donna che il procedimento penale «avrebbe fatto in ogni caso il suo corso».
La condanna del 58enne
La circostanza è scritta nelle motivazioni della sentenza di primo grado depositate nei giorni scorsi dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto dal giudice Fabio Lauria, che ha condannato l'uomo a 7 anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nel corso del processo, il Tribunale ha disposto l'accompagnamento coatto della madre della bambina. A differenza di quest'ultima, che ha confermato le accuse, la madre non voleva testimoniare. Cosa che poi ha fatto comunque.
Su domanda del Presidente - è scritto nella sentenza - ha poi chiarito come mai sia stato necessario l'accompagnamento coattivo: lei aveva parlato della vicenda al pastore della sua Chiesa, Ripepi Massimo, che le aveva consigliato di perdonare l'imputato,motivo per il quale lei si era recata nuovamente in questura per ritirare la denuncia, ma le dissero che non era più possibile»
Il precedente
Ripepi non è indagato. Non è il primo episodio del genere per il consigliere comunale. Lo scorso dicembre, infatti, si è autosospeso da Fdi dopo che in un decreto del Tribunale dei minori di Reggio Calabria c'era scritto che avrebbe dissuaso due genitori dal denunciare le violenze subite dalla figlia minorenne da parte di un familiare.