I destini cautelare di Mario “Renato” Piromallo e Adolfo D’Ambrosio, relativamente all’operazione Recovery, rimangono sospesi. La Cassazione, sesta sezione penale, ha annullato con rinvio le rispettive ordinanze di conferma della Cassazione, disponendo un nuovo giudizio davanti al Riesame di Catanzaro. 

Gli ermellini hanno accolto i reclami presentati dagli avvocati Luca Acciardi (difensore di Mario “Renato” Piromallo”) e Cesare Badolato (difensore di Adolfo D’Ambrosio). Nel caso di Piromallo, la difesa ha contestato l’inutilizzabilità degli atti e la contestazione a catena. Hanno fatto centro anche le censure dell’avvocato Badolato. 

Ricordiamo che Mario “Renato” Piromallo e Adolfo D’Ambrosio sono considerati affiliati al clan di ‘ndrangheta “Lanzino-Patitucci” di Cosenza, e nel caso di Recovery, soggetti operativi nell’ambito di una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico capeggiata dal boss Francesco Patitucci.

Sempre la Cassazione ha annullato con rinvio le ordinanze di Fabiano Ciranno (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Giancarlo Greco) e Luigi Avolio (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia), entrambi legati al sospetto sodalizio criminale cosentino interessato al traffico di sostanze stupefacenti.