Il tribunale del Riesame di Catanzaro ha dato risposte celeri ai primi due ricorsi presentati da due difensori impegnati nell'inchiesta Recovery. Nella giornata di oggi, i giudici del Tdl si sono espressi in maniera chiara sull'assenza di gravità indiziaria in ordine ad alcuni furti, di cui uno tentato, che per la Dda di Catanzaro, sarebbero stati aggravati dall'agevolazione mafiosa.

I reclami accolti riguardano Danilo Forte e Claudio Giannini. Per entrambi gli avvocati difensori (nel caso di Danilo Forte, i penalisti Cesare Badolato, Francesco Bruno e Cesira Staffa, mentre nel caso del secondo, l'avvocato penalista Enzo Belvedere), avevano chiesto l'annullamento dell'ordinanza cautelare emessa dal gip distrettuale di Catanzaro Arianna Roccia.

Il Riesame, valutando gli elementi a carico dei due indagati, ha ritenuto che gli stessi non sono sufficienti a confermare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Così sia Danilo Forte che Claudio Giannini, un cognome noto in città per l'attività imprenditoriale della famiglia, operante nel campo della ristorazione, tornano in libertà e seguiranno le prossime fasi procedimentali a piede libero.