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Il gup del Tribunale di Catanzaro ha ammesso entrambi gli imputati al rito alternativo condizionato all'acquisizione di una consulenza tecnica di parte, come richiesto dai difensori degli imputati Piero Chiodo e Stefano Nimpo ,cui il pubblico ministero, Andrea Mancuso, ha risposto chiedendo di poter produrre prova contraria. Il giudizio è stato infine rinviato al 25 maggio, data entro la quale le parti depositeranno le rispettive consulenze, per sentire in aula l'imputato Veneziano come richiesto dal difensore. In aula anche i figli della vittima, fra i quali il presidente della Confcommercio, Pietro Tassone, costituiti parte civile con l'avvocato Nunzio Raimondi. L'omicidio di Antonia Critelli, avvenuto sei anni fa, sconvolse un'intera città. La donna fu uccisa da due persone che entrarono in casa sua di notte servendosi di una impalcatura per rapinarla consapevoli che la donna era titolare di alcune attività commerciali importanti. I ladri indossarono guanti di lattice e poi legarono la vittima con del nastro adesivo. Dopo averla aggredita e molestata l'hanno soffocata premendole un cuscino sul volto. Dopo oltre cinque anni di delicate indagini svolte dalla Polizia, la Procura procedette al fermo di Passalacqua, eseguito il 3 aprile del 2014, convalidato dal giudice per le indagini preliminari che emise un'ordinanza di custodia in carcere per lui e per Veneziano. Ad incastrare i presunti responsabili, spiegarono gli investigatori, fu soprattutto un pezzo del guanto in lattice adoperato da uno dei malviventi dal quale fu possibile estrarre il Dna poi identificato con quello di uno degli imputati.
Gabriella Passariello