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Secondo i magistrati il 18 febbraio scorso rapinarono una tabaccheria. Per questo due giovanissimi, M.P. di 19 anni e F.P. di 20 sono finiti ai domiciliari. L’ordinanza è stata emessa dal Gip Ferrucci su richiesta del sostituto procuratore del Tribunale Antonio Bruno Tridico. La rapina fu commessa in un sabato sera ai danni di un esercizio ubicato all’angolo tra Via Monte San Michele e Via Brenta.
Il gruppetto di malfattori, composto da cinque persone, riuscì a sottrarre appena duecento euro. Uno di loro, M.R. di 21 anni, venne immediatamente identificato: era ancora in possesso di una parte del magro bottino. A pochi distanza le forze dell’ordine rinvennero anche una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero.
La successiva attività di indagine, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini, attraverso la visione di alcuni filmati della videosorveglianza e di accertamenti sulla frequentazione del primo arrestato, ha consentito di individuare due dei quattro complici. Questi ultimi, ascoltati dal personale della squadra mobile, hanno reso dichiarazioni contraddittorie.
Si è inoltre proceduto ad una comparazione del loro Dna con i profili genetici estratti dagli indumenti utilizzati per la rapina, con risultati rispondenza inequivocabili. Il quadro indiziario ha portato all’emissione delle due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per i reati di rapina pluriaggravata e porto di coltello. Sono in corso ulteriori indagini per individuare i restanti componenti del gruppetto di malfattori.
Salvatore Bruno