Ieri è stato conferito l'incarico per l'analisi dei cellulari di Rosa Vespa e Moses Omogo, entrambi indagati per sequestro di persona. Nel caso della donna, si tratta di una rea confessa, incastrata da innumerevoli prove, mentre l'uomo è stato già sostanzialmente scagionato durante l'udienza di convalida. In quella circostanza, il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico ha riconosciuto l'estraneità ai fatti del cittadino nigeriano, chiedendo al gip Claudia Pingitore di non applicare alcuna misura cautelare. Moses Omogo è stato scarcerato dalla casa circondariale di Castrovillari sei ore dopo il provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari.

Il marito di Rosa Vespa si è sempre dichiarato innocente, spiegando di non essere stato a conoscenza del piano diabolico escogitato dalla donna cosentina. Una storia drammatica che, per fortuna, ha avuto un epilogo positivo: la piccola Sofia, nata da appena un giorno, è tornata tra le braccia di mamma Valeria e papà Federico la sera stessa del 21 gennaio.

Le condizioni di Rosa Vespa

La vicenda, tuttavia, rimane complessa. La Procura di Cosenza sta vagliando numerosi elementi per comprendere se l'indagine possa assumere uno sviluppo processuale differente dal previsto. Nei giorni successivi al ritrovamento della piccola Sofia, si è discusso delle condizioni psichiche di Rosa Vespa. Alcuni esperti di psicologia forense e psichiatria hanno ipotizzato una possibile gravidanza isterica, che, è bene ricordarlo, può essere verificata soltanto attraverso una perizia psichiatrica.

Rosa Vespa ha ammesso di aver agito da sola, mentendo per nove mesi. Il 7 gennaio scorso si era addirittura nascosta in una stanza dell'hotel Royal di Cosenza, da dove inviava messaggi vocali e testuali affermando che il piccolo Ansel fosse nato. In un caso, ha inviato anche una foto di un neonato dalla carnagione scura, tentando di avvalorare la presunta paternità di Moses Omogo. Tuttavia, il 21 gennaio ha poi rapito la piccola Sofia, di carnagione chiara, smentendo così la sua stessa messinscena. Le bugie hanno avuto le gambe corte e il sogno materno è stato interrotto dall'intervento delle forze dell'ordine.

Neonata rapita a Cosenza, indagini a tutto campo

E ora? La Procura di Cosenza intende andare a fondo, verificando eventuali responsabilità penali della clinica Sacro Cuore di Cosenza. In particolare, si vuole accertare se la struttura abbia rispettato le prescrizioni imposte in fase di accreditamento, in merito alla composizione del personale in rapporto al numero di pazienti previsti dalla pianta sanitaria. Insomma, dall'ipotesi di omessa vigilanza e custodia, già sollevata nella diffida presentata dai legali di Federico Cavoto e Valeria Chiappetta, si potrebbe giungere ad ulteriori sviluppi. Saranno determinanti le relazioni ispettive seguite ai controlli effettuati nei giorni scorsi dalle autorità competenti.

Infine, ma non meno importante, vi sono approfondimenti investigativi sulla circolazione di alcuni video registrati durante l'irruzione della polizia giudiziaria nell'abitazione di Rosa Vespa e Moses Omogo. Queste immagini, ad oggi, non risultano ancora agli atti dell'indagine.