VIDEO | Gli accertamenti delle forze dell'ordine mirano a ricostruire quanto accaduto sabato scorso sul lungomare cittadino quando un 15enne è stato pestato da un ragazzo appena maggiorenne. Intanto l'avvocato Cerrelli ha offerto al giovane assistenza legale gratuita
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La polizia sta compiendo tutti i dovuti accertamenti investigativi sull’aggressione subita da un ragazzino omosessuale di 15 anni sul lungomare di Crotone nella serata di sabato scorso, cercando anche riscontri sulle motivazioni che avrebbero spinto l’aggressore a pestarlo a sangue. Stando al racconto del padre che ha denunciato l’accaduto sulle pagine de Il Crotonese, il 15enne sarebbe stato vittima di un attacco omofobo, al culmine di una vera e propria persecuzione, che sarebbe andata avanti per mesi. Ed è anche su questo che si stanno concentrando le indagini della polizia, intervenuta quella sera sul posto.
Le indagini
Autore del pestaggio, stando alle dichiarazioni rese nell’imminenza del fatto dalla vittima, sarebbe un ragazzo appena maggiorenne, del quale agli agenti è stato fornito il nome ma che all’arrivo della pattuglia si era già dileguato, lasciando il ragazzino ferito a terra. A soccorrerlo una coppia di adulti, che ha dato l’allarme, chiamando l’ambulanza. Il 15enne sarà risentito dagli uomini della Questura per cercare di ricostruire meglio la dinamica di quanto accaduto, anche perché non ci sarebbero al momento altri testimoni: molti dei presenti alla brutale scena si sarebbero allontanati quando è avvenuta l’aggressione.
La solidarietà
Al ragazzino aggredito e alla sua famiglia stanno giungendo diversi attestati di vicinanza. Oggi pomeriggio, in apertura della riunione del Consiglio comunale, il sindaco Vincenzo Voce ha indirizzato, a nome della comunità cittadina, un messaggio di solidarietà al 15enne. Invitando a non strumentale la vicenda, il primo cittadino ha detto che «la tutela della dignità personale, il rispetto dell’altro, l’accoglienza sono principi fondamentali per ogni crotonese e rappresentano un obbligo morale per la nostra comunità che li persegue con spirito di fratellanza».
La difesa legale gratuita
Intanto, l’avvocato Giancarlo Cerrelli (ex coordinatore provinciale della Lega), esprimendo solidarietà, si offre «gratuitamente a difendere legalmente il giovane ragazzo minorenne vittima di una presunta ignobile violenza» non solo come forma di vicinanza al giovane ma anche «per dimostrare che il nostro ordinamento giuridico non ha bisogno che sia approvata una legge anti omofobia, detta ddl Zan, per poter assicurare giustizia a tutti coloro che subiscono violenza, comprese le persone omosessuali».
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