«C'è bisogno di un progetto speciale per rendere le gole del Raganello tra le più sicure d'Europa e farne così perno dello sviluppo eco-turistico del territorio. Lo chiedevo da consigliere regionale di opposizione e oggi, da assessore regionale, ho invitato il sindaco di Civita a presentare una proposta in tal senso: la giunta regionale, come assicurato dal presidente Jole Santelli, è pronta a fare la sua parte ed a sostenere l'iniziativa». Lo ha detto Gianluca Gallo,assessore regionale all'Agricoltura e al Welfare della Regione Calabria, a margine della sessione finale del secondo Forum della Sostenibilità "Verso un modello di Economia Circolare" organizzato dal Lua (Laboratorio di Urbanistica e Architettura) e tenutasi nell'aula consiliare di Civita.

 

Il 20 agosto del 2018 una piena del torrente Raganello, che produsse una massa d'acqua di vari metri di altezza, investì due gruppi di escursionisti che si trovavano nelle gole causando la morte di dieci persone. «Ho sempre dichiarato, nel corso degli anni anche in consiglio regionale - ha aggiunto Gallo - che come risposta di una Regione come la nostra sarebbe stato quello di rendere le Gole del Raganello le più sicure dell'Europa, rispetto a quanto accaduto il 20 agosto del 2018. Un evento che ha segnato profondamente la comunità di Civita ma anche l'intero nostro territorio».

 

«Il progetto di messa in sicurezza del Gole – ha affermato Gallo - l'ho chiesto in consiglio regionale al presidente Oliverio, a oggi non c'è stata nessuna risposta. Per cui, poiché oggi siamo noi al governo, ho proposto la cosa alla presidente Santelli che ha dato ampia disponibilità. E così ho chiesto al sindaco di Civita, Alessandro Tocci, di elaborare un progetto che la Regione, eventualmente, finanzierà per rendere le Gole del Raganello le più sicure d'Europa e dare una risposta rispetto a un evento che è stato un evento luttuoso e che naturalmente non dovrà più verificarsi. Le Gole devono essere restituite alla fruibilità generale – ha concluso -, perché questo territorio merita di ripartire e di ripartire fortemente».

 

LEGGI ANCHE: