Franco Rossi si scaglia con i vertici dell’Anas chiedendo la rimozione dei tabelloni che indicano “vie del nulla”, si dice disponibile ad una intervista per rincarare la dose ma poi non si presenta
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La polemica è rovente. Come la temperatura avvertita in questi giorni. L’estate è esplosa anche in Calabria ed i turisti, si spera, cominciano ad affollare i pezzi più belli della nostra Regione. Mare o montagna non fa differenza. La nostra terra è tutta splendida e ricca di posti unici. Dal Pollino allo stretto. Dallo Tirreno allo Ionio. Peccato però che di questi posti incantevoli sui cartelli sparsi lungo l’autostrada del Mediterraneo non ci si neppure l’ombra. Eppure di giganteschi tabelloni l’A2 ne è piena zeppa. Fogli di lamiere color marroncino con su scritto una miriade di indicazioni: da 'via di Bacco' a via della Storia'. Da 'via dell'Archeologia' a 'via dello Sport' e via del Mare'. Da 'via del Mito' a via dei Castelli. Tutti uguali. Senza alcun rapporto con il territorio e la sua storia.
Quel Santuario che non esiste
E quando le “vie del nulla” spariscono e dal profano si passa al sacro ecco, nei pressi dello svincolo di Mileto, un presunto Santuario della Madonna di Paravati di cui nessuno, a parte l’Anas, ne conosce l’esistenza. A meno che quel cartellone non voglia indicare la presenza della Chiesa Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime – costruita con i fondi raccolti dalla fondazione creata dalla mistica di Paravati Natuzza Evolo. “Mistero della fede” , verrebbe da dire.
Dura presa di posizione
Un danno gravissimo per l’assessore all’urbanistica e al Governo territoriale della Regione, Franco Rossi, che in una lettera inviata al presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani ha chiesto un intervento urgente per rimuovere o correggere ed integrare la campagna, ritenuta dannosa e pericolosa per la promozione del turismo e non solo. Insomma, nella terra in cui gran parte della politica fa orecchie da mercante, si registra quindi una presa di posizione forte, decisa, diretta. Peccato però che dopo la “denuncia” l’assessore Rossi non abbia voluto dare continuità alla stessa, dandoci appuntamento per una intervista al vetriolo ma poco dopo annullarla senza spiegarne il motivo. Come dire, tirare il sasso e poi nascondere la mano. Con buona pace di quei turisti che, insieme a spiagge e montagne spettacolari, ancora cercano la famosa “via di Bacco” sognando fiumi di vino…!
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