Pietro Andrea Zangaro, accusato di omicidio premeditato e aggravato in concorso, è stato portato questa mattina nel carcere di Castrovillari dove dovrà scontare 16 anni. Nella vicenda è coinvolta anche Stefania Russo, madre del feto, che dovrà scontare 14 anni
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Quattro auto civetta si sono recate all’abitazione di Piero Andrea Zangaro per arrestarlo. L'uomo è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 16 anni di reclusione nell’ambito dell’operazione Medical Market. L’accusa è di omicidio volontario premeditato ed aggravato in concorso.
Zangaro ha aiutato Stefania Russo a simulare un aborto per truffare l’assicurazione. La donna, madre del feto, è stata condannata a 14 anni di carcere.
I carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano hanno reso esecutiva la sentenza. L’uomo è stato portato al carcere di Castrovillari. Secondo l’accusa l’obiettivo era quello di incassare i soldi del risarcimento di una polizza assicurativa dopo la simulazione di un incidente stradale e la soppressione di un nascituro tra la 24esima e 28esima settimana di gestazione.
L'inchiesta Medical market coinvolse 144 persone. I carabinieri, chiamati a testimoniare in aula durante il processo in primo grado in Corte d'assise, confermarono che in quella notte tra il 15 e 16 maggio 2012 non trovarono nessun segno di incidente stradale lungo la statale 106 dal porto di Schiavonea ai laghi di Sibari.
Secondo l'accusa l’aborto è stato indotto meccanicamente e farmacologicamente. Una volta nato, il piccolo sarebbe stato lasciato morire. La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione degli assistiti affermando che il feto era privo di vita quando la donna venne sottoposta a controlli.