VIDEO| Il presidente della provincia di Vibo Salvatore Solano ha annunciato che inizierà a giorni l'istruttoria per la gara d'appalto. Soddisfatto il comitato civico che da anni si batte per la riapertura della strada che collega i due comuni
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Una strada provinciale ridotta a mulattiera. E’ la numero 10 che collega Mileto a Dinami, 23 chilometri in tutto. Due tratti sono interdetti alla circolazione. L’ultima ordinanza è dello scorso mese di marzo e riguarda il chilometro 0. Due smottamenti l’hanno resa impraticabile per circa due chilometri. Un disagio che aggrava le condizioni di una strada che attende dal 2009 di essere messa in sicurezza. Il secondo tratto di strada chiuso è infatti quello che va dal chilometro 6 al chilometro 9, all’altezza dell’uscita autostradale di Mileto.
Una strada lungo la quale insistono diverse aziende agricole e che a distanza di 11 anni intravede uno spiraglio di luce. A giorni inizierà infatti l’istruttoria per la gara d’appalto. Lo ha annunciato nelle scorse ore il presidente della provincia di Vibo Valentia ai componenti del comitato civico che da anni si battono per la messa in sicurezza dell’arteria. I lavori, per un importo di 250 mila euro, permetteranno la riapertura a regime ridotto della strada.
Sebbene chiuso, il percorso viene segnalato da Google maps. E sono tantissimi gli ignari turisti che ogni anno si imbattono su questa arteria che si interseca con l’uscita autostradale per Mileto e la cui chiusura non è segnalata. Il cartello che ne segnalava la chiusura è stato gettato in mezzo ai rovi.
Salvatore Pedullà è uno dei componenti del comitato civico. Ci accompagna lungo l'arteria. «Siamo soddisfatti - dice - dell’impegno del presidente della provincia Salvatore Solano, ma adesso auspichiamo che i lavori partano al più presto».
E proprio nei pressi dello svincolo autostradale, doveva partire il mega progetto per la realizzazione di una nuova arteria che avrebbe dovuto collegare l'uscita di Mileto con la fondazione cuore immacolato di Maria rifugio delle anime di Paravati. Progetto presentato in pompa magna dall’ex governatore della Calabria Mario Oliverio per la realizzazione del quale erano stati annunciati 22 milioni di euro di fondi Cipe.