Finalmente libere, sollevate, padrone della propria vita. Le ragazze vittime di tratta che vengono seguite in Calabria nell’ambito del progetto Incipit, hanno ora un motivo in più per tornare a credere con fiducia in un domani migliore.

 

È stata definita come una scelta epocale, che segnerà una linea rossa in una delle piaghe più amare della storia. Ewuare II sovrano dell’Edo, stato della Nigeria meridionale in cui ha sede Benin City, la città da cui proviene la quasi totalità delle donne costrette a prostituirsi con violenza, ricatti e minacce, ha emesso un editto e sciolto tutti i riti di giuramento che vincolavano con terribili maledizioni queste ragazze. Malefici nei quali credono concretamente e che costringono le vittime a prostituirsi per estinguere l'enorme debito contratto con i trafficanti che le portano in Europa ingannandole sul loro destino.

 

La Comunità Progetto Sud, insieme ad altre realtà territoriali, nell’ambito del progetto Incipit, segue donne vittime di tratta sessuale e ha testato con mano come la decisione del sovrano, che ha potere su tutti i sacerdoti dello stato, abbia influito sulle donne. Sciolti i giuramenti, infatti, queste non si sentono più minacciate dalle maledizioni a guardia del patto, che permettevano di tenere in soggezione le vittime anche a migliaia di chilometri di distanza.

 

La notizia tramite internet si è diffusa rapidamente e anche in Calabria le ragazze ne hanno discusso e si sono confrontate traendo sollievo. Anche se ancora molto resta da fare su un tema così complesso in cui criminalità organizzata, indigenza e superstizione sono strettamente legate.