Multe salate per chi si prostituisce e per chi richiede le prestazioni sessuali a pagamento. E’ quanto stabilisce la nuova ordinanza anti prostituzione emanata dalla terna commissariale straordinaria che tiene in mano le redini del Comune di Lamezia.

 

Le sanzioni andranno dai 250 ai 516 euro e colpiranno chi dovesse «porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o l’appostamento della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa persona stia esercitando la prostituzione».

 

Per i clienti, invece, il divieto sarà di «richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti al precedente punto e concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento», così come «alla guida di veicoli eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di porre in essere i comportamenti descritti». Oltre al pugno di ferro però la commissione straordinaria parla anche di programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale per «le persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento ovvero in stato di particolare disagio».