Una barella dopo l'altra in un corridoio, pazienti con le flebo attaccate al braccio o seduti su una carrozzella, in attesa. È l'immagine che arriva dal Pronto soccorso dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza, diffusa dal docente universitario Francesco Aiello. È stata scattata nel pomeriggio di oggi, 4 dicembre, alle ore 16:23. 

«Soddisfare il diritto alla sanità è diventato una chimera e non si intravede alcunché per migliorare lo stato delle cose», denuncia il docente di Politica economica all'Unical ed ex candidato alla presidenza della Regione Calabria con la lista Calabria Civica in alleanza con il movimento cinque stelle.

Secondo Aiello, «la società civile supinamente accetta tutto, in silenzio. È come se si normalizzasse il disagio, la marginalità, la sofferenza sulla sofferenza. I più fortunati trovano scorciatoie anche per una banale visita. Gli altri attendono ore, a volte anche due giorni per un emocromo. Per una visita radiologica. In silenzio. Disillusi».

Un'amara riflessione quella del docente Unical, di fronte ad un settore come quello dell'emergenza-urgenza sempre più in affanno, in tutta la regione e non solo. «Non basta fare convegni. Inutili sono i buoni propositi della politica - sottolinea Aiello -. Non serve fare sporadiche inchieste giornalistiche, che al contrario dovrebbero essere giornaliere. È necessario pretendere normalità nell'offerta di servizi sanitari. Occorre mobilitarsi ogni giorno fino al conseguimento dell'obiettivo. Senza se e senza ma. Purtroppo, i corpi intermedi dormono».