Scatta la fase 2 e il ritorno alle normali abitudini appare consequenziale. Nelle scorse settimane il numero di accessi all'ospedale Pugliese di Catanzaro, quasi azzerato durante l'emergenza Covid 19, è quasi raddoppiato. E il pronto soccorso, principale avamposto del nosocomio, è balzato in pochi giorni da massimo una ventina di accessi al giorno a circa un centinaio. Numeri che destano preoccupazione per la possibilità, di certo non remota, di innescare nuovi contagi e focolai incontrollati.

 

Gli asintomatici

«Certo, il rischio c'è anche se noi abbiamo creato una sorta di filtro che è la tenda pretriage» conferma il primario dell'unità operativa di Medicina d'Accettazione e d'Urgenza dell'ospedale Pugliese, Giuseppe Masciari. A tutti gli ingressi, inoltre, sono stati predisposti punti per la misurazione della temperatura con i termoscanner, ma resta l'incognita legata ai portatori di virus asintomatici in una struttura in cui la diffusione del contagio potrebbe portare conseguenze devastanti. 

 

Osservare le norme

«Abbiamo a disposizione tamponi rapidi - ha aggiunto ancora Masciari - a cui vengono sottoposti tutti i pazienti che avviamo ai ricoveri proprio per mandare nei reparti i pazienti con maggiore tranquillità». Tuttavia, già ieri diversi sono stati gli interventi delle forze dell'ordine in tutti i reparti per limitare gli assembramenti e ridurre gli accessi ai soli pazienti, escludendo i familiari. «Vorrei pregare tutta la cittadinanza che si reca in pronto soccorso - ha chiarito il primario - di osservare le norme perché ancora non siamo fuori pericolo».