La Calabria è prima regione d'Italia per superfici agricole a coltivazione biologica, terza in Europa. I prodotti a chilometro zero potranno adesso essere integrati nelle mense scolastiche grazie a contributi messi a disposizione dal ministero dell'Agricoltura. «Stiamo sensibilizzando i Comuni e i dirigenti scolastici di tutta la Calabria per far in modo che ci sia un massiccio investimento dei prodotti biologici all'interno delle scuole» ha chiarito l'assessore all'Agricoltura, Gianluca Gallo, affiancato dalla vicepresidente della Regione Calabria con delega all'Istruzione, Giusi Princi

L'iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui ha fatto seguito un incontro con i sindaci dei comuni calabresi. Il fondo, ripartito in base al numero di adesioni, ha lo scopo di ridurre i costi per i beneficiari del servizio mensa: «I fondi sono 5 milioni di euro per quest'anno. Non sono molti - ha chiarito l'assessore Gallo - ma noi speriamo che possano aumentare. In tal senso, le scuole devono candidarsi inserendo nel bando di gara per il servizio mensa una percentuale di almeno il 70% di prodotti a chilometro zero e biologici».

Una misura dal duplice beneficio: valorizzare i prodotti agricoli calabresi con con positive ricadute sulla salute degli studenti: «In tal modo, si aumentano le aspettative di vita media - ha puntualizzato la vicepresidente della Regione -perché un tasso di obesità alto come quello che attualmente registra la Calabria va a compromettere la vita media oltre a determinare importanti ripercussioni in ambito clinico che si accompagna ad un disagio sociale. Questa misura interesserà in primo luogo gli studenti e poi coinvolgeremo le famiglie attraverso azioni di sensibilizzazione».