Nei confronti del senatore Nicola Morra, scatta la querela per procurato allarme da parte dell’Amministrazione Comunale di Cosenza. Troppo gravi, a giudizio dell’esecutivo guidato dal sindaco Mario Occhiuto, le affermazioni del presidente della Commissione Antimafia sulla contaminazione dell’acqua, per farle passare in cavalleria.

Tracce di coliformi rilevate dall'Arpacal

Esibendo alcune comunicazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale, l’esponente pentastellato nel corso di un incontro con la stampa, ha sottolineato che in più occasioni nel corso del 2018 e nel gennaio del 2019, le analisi di controllo svolte dall’Arpacal su alcune fontane pubbliche, abbiano rilevato la presenza di coliformi per cui, secondo la procedura di legge, il sindaco avrebbe dovuto emettere una ordinanza per vietare l’uso alimentare dell’acqua.

L'acqua non è inquinata

Secondo il primo cittadino, però, è passato il messaggio che, da oltre un anno, l’acqua distribuita nella rete a Cosenza fosse contaminata. In realtà, nel complesso, le anomalie sono emerse nel 2018 in 14 date, su 365 giorni, e nel 2019 in tre date su 31 giorni di gennaio. L'assessore Francesco Caruso ha spiegato, in una nota, che in corrispondenza di tali comunicazioni si è proceduto alle verifiche del caso senza che emergesse alcuna criticità.

Denuncia penale contro il senatore pentastellato

Per questo il Comune di Cosenza ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria «ritenendo inaccettabile che un rappresentante istituzionale conduca la propria battaglia politica distorcendo la realtà su argomenti così delicati e di pubblico interesse – ha affermato il sindaco Occhiuto - Vedremo se chi sa fare politica solo annunciando disastri e diffamando gli altri rinuncerà all'immunità parlamentare».

Ecco la documentazione

Nella galleria fotografica pubblichiamo, affinché ognuno possa formarsi una opinione, le singole comunicazioni di non conformità trasmesse agli uffici comunali, con l’indicazione delle fontane interessate ed i relativi valori.