Il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri oggi pomeriggio, lunedì 17 aprile 2023, conoscerà il suo futuro. Alle 15.30 infatti si riunirà la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, deputata a indicare i profili più idonei per ricoprire i ruoli direttivi e semidirettivi. La pratica, come illustrato dal nostro network in vari servizi, è molto delicata e complessa.

Di recente il Consiglio di Stato, valutando il ricorso per ottemperanza presentato da Palazzo dei Marescialli, ha fissato diversi paletti, dando facoltà ai consiglieri togati e laici della quinta commissione di “rivalutare” le candidature dei magistrati Giovanni Bombardieri e Domenico Angelo Raffaele Seccia, attuale sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, ed ex procuratore capo di Lucera e Fermo.

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La questione ad oggi è la seguente: la nomina del procuratore Bombardieri rimane in bilico. Nell’ultimo provvedimento della giustizia amministrativa, però, si è fatto riferimento alla possibilità di dimostrare documentalmente (e non a parole), i lavori investigativi coordinati dall’ex procuratore aggiunto di Catanzaro, sia nel periodo antecedente al pensionamento del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo che successivi, ovvero quando il procuratore reggino, in attesa dell’arrivo del magistrato Nicola Gratteri, aveva assunto il ruolo di procuratore facente funzioni di Catanzaro.

Insomma, il Consiglio di Stato, come imprudentemente qualcuno ha dichiarato, non ha commesso alcun errore di valutazione. Anzi, è il contrario. Ha scientemente analizzato la documentazione allegata sostenendo, già nei mesi scorsi, che non si evince da nessuna parte che Bombardieri conosca il fenomeno criminale di stampo mafioso in maniera più approfondita dell’altro candidato, Domenico Angelo Raffaele Seccia.

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Cosa potrà succedere oggi? La quinta commissione può “riaprire” la pratica e far transitare nel fascicolo le nuove allegazioni del procuratore Giovanni Bombardieri o ritenere sufficiente il materiale già prodotto e procedere a una nuova comparazione dei titoli. Qualora la quinta commissione e il Plenum decidessero di accordare ancora piena fiducia a Bombardieri, il suo incarico andrebbe a scadenza naturale nel 2026, salvo ulteriori ricorsi, mentre se Palazzo dei Marescialli, nella sua totalità, dovesse scegliere Seccia, quest’ultimo rimarrebbe in carica per otto anni.

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Quindi, alcune ipotesi giornalistiche circolate nei giorni scorsi, che vorrebbero Gratteri a Reggio Calabria e Bombardieri a Catanzaro, sono prive di ogni fondamento. Il procuratore della città capoluogo di regione si gioca il suo futuro prima a Napoli, dove il Csm attende di avviare le audizioni, e poi eventualmente a Roma. Nella Capitale si libera il posto di procuratore generale, in quanto il magistrato Antonio Mura, oltre che far parte attualmente dello staff giuridico del ministro della Giustizia Carlo Nordio, si avvierà verso l’età pensionabile.