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La Regione Calabria e l'azienda Calabria Verde si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare a carico degli ex vertici dell'ente in house dell'Ente accusati, a vario titolo, di abuso di ufficio, peculato, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale. Questa mattina, inoltre, davanti al gup di Catanzaro Francesca Pizii, l'allora dirigente del terzo settore Alfredo Allevato ha chiesto e ottenuto di essere interrogato dal giudice. Un lungo interrogatorio in cui l'indagato ha risposto a tutte le domande contestando le accuse che gli vengono mosse.
Si tornerà in aula il prossimo 21 settembre. In attesa di giudizio c'è anche l'ex direttore generale di Calabria Verde Paolo Furgiuele, il dirigente dell'economato Marco Mellace, il dirigente Antonio Errigo, l'agrotecnico Gennarino Magnone e il dipendente Emanuele Ciciarello. Al centro dell'inchiesta ci sono i fondi europei che sarebbero dovuti servire per l'acquisto di mezzi antincendio boschivi, per la messa in sicurezza dei corsi d'acqua e per i rischi di frane in Calabria e che sarebbero stati invece distratti per scopi ben diversi, compresi alcuni viaggi con pernottamenti a Roma e la ristrutturazione della casa di Furgiuele ad Amantea.