La Corte d’Appello di Catanzaro riforma in toto il verdetto emesso nel 2018 dal gup distrettuale. Il fatto non sussiste anche per l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e Marco Paolo Lento
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La Corte d'Appello di Catanzaro, riformando in toto la sentenza di primo grado del gup distrettuale di Catanzaro, assolve nel processo "Sistema Rende", i boss di 'ndrangheta operanti tra Cosenza e Rende.
Assoluzione perché il fatto non sussiste per i mafiosi Adolfo D'Ambrosio e Michele Di Puppo (condannati in primo grado rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l'ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e il suo "faccendiere" Marco Paolo Lento (condannati in primo grado a 2 anni di carcere ciascuno). Confermate invece le assoluzioni del boss di Cosenza, Francesco Patitucci e di Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del defunto Ettore Lanzino.
L'inchiesta "Sistema Rende" si basava sul fatto che i politici rendesi - da Sandro Principe a Umberto Bernaudo - avessero stipulato un patto elettorale con la cosca degli italiani in cambio di favori, quali ad esempio assunzioni nelle cooperative di tipo B del comune oltre il Campagnano. Nel processo ordinario di primo grado e in quello d'appello la tesi accusatoria è caduta. Ora si attende la Cassazione. Nel collegio difensivo che ha ottenuto le assoluzioni richiamate in apertura sono presenti gli avvocati Cesare Badolato, Laura Gaetano, Angelo Pugliese, Gianluca Garritano, Maria Tassone e Giuseppe Manna.