«Fatemi curare, chiedo solo questo». La preghiera arriva dai banchi del processo "Reset". Tra i 245 imputati c'è anche Lauretta Mellone, malata di cancro da tempo. Il gup del tribunale di Catanzaro Fabiana Giacchetti ha rigettato la richiesta avanzata dalla donna che chiedeva di essere autorizzata a lasciare Rende, il suo comune di residenza, (luogo in cui ha l’obbligo di dimora), per recarsi all’ospedale civile di Paola, per la seduta di cure prevista lunedì prossimo.

Il giudice ha dato il suo "no" per mancanza della prenotazione che doveva rilasciare il medico curante, mentre il Gip di Catanzaro aveva concesso alla Mellone di potersi allontanare per le cure. L'imputata ha saputo solo ieri che la seduta terapeutica era stata fissata per lunedì, e non è riuscita a ottenere per tempo la certificazione. 

«È di vitale importanza che io possa andare a Paola per combattere questo brutto male» ha detto la Mellone. L’avvocato Amelia Ferrari aveva spiegato di poter allegare il piano terapeutico con le sedute previste una volta che la donna fosse andata dai medici dell’ospedale di Paola.