La sesta sezione penale della Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso presentato dall’avvocato Luigi Luppino, del Foro di Palmi, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare con rinvio al Tribunale della libertà di Catanzaro per un nuovo giudizio nei confronti di Antonio Bevilacqua, 44 anni, di Cosenza. A suo carico era stata emessa in data 14 maggio 2024 una ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda, nel procedimento penale denominato “Recovery”.

Secondo l’accusa Bevilacqua Antonio, nella qualità di partecipe dell’associazione, avrebbe fornito un contributo indispensabile alla attuazione del programma criminoso di narcotraffico. Nel procedimento innanzi alla Suprema Corte di Cassazione l’avvocato Luigi Luppino ha evidenziato la violazione di legge in relazione ai presupposti previsti ai fini della contestazione del reato associativo in materia di narcotraffico. La Corte, in accoglimento del ricorso, ha disposto l’annullamento integrale dell’ordinanza con rinvio al Riesame.

L’operazione “Recovery” è scattata all’alba del 14 maggio 2024 con il maxi blitz della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha portato a una ordinanza cautelare per 142 persone.