La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto cinque imputati accusati di illecita concorrenza in relazione al processo scaturito dall’inchiesta “Italia che lavora”. Francesco Cosmo, Antonio Nirta, Sebastiano Nirta, Antonio Cosmo e Giuseppe Cosmo sono stati assolti perché il fatto non sussiste. A discutere la loro posizione davanti ai togati reggini gli avvocati Marco Tullio Martino, Guido Contestabile, Vincenzo Nobile e Pietro Bertone.

 

L’indagine “Italia che lavora” ha avuto inizio nel 2005 quando i carabinieri hanno ritenuto di individuare a San Luca alcuni soggetti, tra cui degli imprenditori, che avrebbero posto in essere atti di concorrenza sleale volti al controllo o comunque al condizionamento dell’aggiudicazione e dell’esecuzione di alcuni appalti pubblici banditi da Comune, Provincia e Regione, per un importo totale di diversi milioni di euro.