Erano stati chiesti quasi 500 anni di carcere dalla Procura antimafia di Reggio Calabria nei confronti di 39 imputati finiti nella maxi inchiesta denominata Eyphemos e che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario. 

La sentenza vede oggi 21 condanne per un’inchiesta che ha decapitato il ramo della cosca Alvaro che opera nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, ha portato in carcere diversi esponenti politici e allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del piccolo comune aspromontano della provincia di Reggio Calabria.

Nell’inchiesta sono finiti, tra gli altri, l’ex consigliere regionale Domenico Creazzo (ed ex sindaco di Sant’Eufemia), arrestato pochi giorni dopo la sua elezione a Palazzo Campanella nella lista di Fratelli d’Italia, e il parlamentare di Forza Italia Marco Siclari, già condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere nel processo in abbreviato.

Domenico Creazzo, eletto in Consiglio regionale nel 2020 con la lista di Fratelli d'Italia e arrestato dopo pochi giorni, è stato assolto dall'accusa di scambio elettorale politico-mafioso. La Dda di Reggio Calabria per lui aveva chiesto la condanna a 16 anni di reclusione. 

Le condanne

  1. Domenico Alvaro (classe 81) 6 anni e 6 mesi
  2. Salvatore Alvaro 13 anni
  3. Giuseppe Bagnato 15 anni
  4. Antonino Borgia 12 anni e 9 mesi
  5. Cosimo Cannizzaro (detto Spagnoletta) 14 anni
  6. Emanuele Crea 13 anni e 5 mesi
  7. Giuseppe Crea 12 anni
  8. Antonino Creazzo 3 anni
  9. Mauro Fedele 1 anno e 4 mesi
  10. Diego Forgione (detto Mario u peones) 14 anni
  11. Rocco Iannì 2 anni
  12. Rocco Laurendi (detto Rocchellino) 1 anno e 6 mesi
  13. Antonio Luppino (detto Ntony malomu) 3 anni
  14. Bruno Modafferi 13 anni
  15. Vincenzo Modafferi 12 anni
  16. Carmine Napoli (detto Carminazzu) 14 anni
  17. Giuseppe Carmine Napoli 13 anni
  18. Agostino Orfeo 1 anni e 4 mesi
  19. Giuseppe Orfeo 3 anni
  20. Carmine Quartuccio 7 anni e 6 mesi 
  21. Michele Romeo 5 anni

Assoluzioni

  1. Angelo Alati
  2. Rosa Alvaro
  3. Francesco Antonio Cannizzaro
  4. Domenico Carbone
  5. Vincenzo Condina
  6. Cosimo Idà
  7. Giasone Italiano
  8. Antonino Laurendi
  9. Rocco Laurendi (classe 44)
  10. Domenico Luppino
  11. Francesco Modafferi
  12. Domenico Modafferi
  13. Pasquale Modafferi
  14. Giuseppe Novello
  15. Domenico Alvaro (classe 77)
  16. Domenico Creazzo
  17. Cosmo Alvaro
  18. Rosario Bonfiglio
  19. Adriano Bruni
  20. Carmelo Castagnella 
  21. Francesco Crea
  22. Gregorio Cuppari
  23. Giuseppe Antonio Galletta
  24. Rocco Tannì 
  25. Diego Laurendi 
  26. Carmelo Napoli
  27. Diego Orfeo 
  28. Diego Orfeo (classe 97) 
  29. Saverio Salerno
  30. Giovanni Speranza

Rilevante per l'assoluzione di Vincenzo Condina, difeso dall'avvocato Girolamo La Rosa, la relazione fonica a firma di Antonio Andrea Miriello con cui si è riusciti a dimostrare come in alcuni progressivi di intercettazione il suo cognome non sia mai stato pronunciato.

Assolto perché il fatto non sussiste l’ingegnere Domenico Luppino, ex responsabile dell’ufficio appalti del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, arrestato nel febbraio del 2020 per partecipazione ad associazione mafiosa. Il Tribunale lo ha assolto e ne ha disposto l’immediata scarcerazione. È stato difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Luigi Luppino. La Procura distrettuale aveva chiesto la condanna ad anni 15 di reclusione.