È quanto disposto dal gup distrettuale di Catanzaro. L'operazione era scattata nel gennaio 2021 e aveva anche permesso di fare luce sulla scomparsa di Massimo Vona, vittima di lupara bianca
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Si è concluso con otto condanne e due assoluzioni il processo celebrato con rito abbreviato davanti al giudice distrettuale dell'udienza preliminare di Catanzaro scaturito dall'operazione Eleo, con la quale nel gennaio dello scorso anno è stata fatta luce sulle attività criminali della cosca di Petilia che farebbe capo al 62enne Rosario Curcio.
Oltre a vari episodi di estorsione, usura, detenzione di armi e danneggiamenti in quella indagine veniva contestato a Curcio anche di essere il mandante dell'omicidio di Massimo Vona, allevatore di Petilia Policastro, scomparso nel nulla il 30 ottobre del 2018. Ebbene da questa accusa Rosario Curcio è stato assolto oggi dal gup distrettuale, come peraltro aveva chiesto lo stesso pubblico ministero nella sua requisitoria. Assolto anche dall'accusa di associazione mafiosa considerato che i fatti contestati erano gli stessi per i quali Curcio era già stato condannato nel processo Tisifone, indagine dalla quale è poi scaturita anche l'indagine Eleo. A Curcio, per due episodi di estorsione e uno di furto aggravati dalle modalità mafiose sono stati inflitti 8 anni e 8 mesi di reclusione. Assolti Salvatore Bruno e Salvatore Caria.
Queste le altre condanne: 8 anni e 8 mesi per Giacinto Castagino (il pm aveva chiesto 8 anni e 4 mesi); 10 anni a Diego Garofalo (10 anni e 6 mesi), 8 anni e 8 mesi a Giuseppe Garofalo (12), 10 anni per Mario Garofalo (10 anni e 6 mesi), 8 anni per Antonio Grano (8 anni e 6 mesi), 10 anni per Tommaso Rizzuti (10 anni e 6 mesi), 8 anni e 8 mesi per Francesco Scalise ( 9 anni e 2 mesi). Sono stati assolti Salvatore Bruno e Salvatore Caria (per i quali il pm aveva chiesto 8 anni e 6 mesi). Per tutti il gup ha disposto la libertà vigilata per due anni dopo la condanna.