Giunge al secondo grado di giudizio l'inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro denominata Orthrus contro la cosca Iozzo-Chiefari operante a cavallo dei comuni di Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale nel catanzarese. Associazione mafiosa, concorso esterno, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, estorsione e detenzione illegale di armi, i reati contestati a vario titolo agli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Nel settembre del 2021 la sentenza emessa dal gup del Tribunale di Catanzaro.

La terza sezione penale della Corte d'Appello di Catanzaro ha rideterminato la pena nei confronti di:

  • Raffaele Iozzo a 16 anni e 8 mesi (in primo grado a 19 anni, 3 mesi e 10 giorni);
  • Antonio Rei a 8 anni e 2 mesi;
  • Giuseppe Marco Marchese a 8 anni e 2 mesi (in primo grado a 8 anni e 4 mesi);
  • Salvatore Russo a 7 anni e 4 mesi (in primo grado a 8 anni, 5 mesi e 10 giorni);
  • Antonio Maiolo a 7 anni (in primo grado a 7 anni e 8 mesi);
  • Giovanni Giuseppe Iozzo a 6 anni e 2 mesi (in primo grado a 7 anni e 8 mesi);
  • Alexander Daniele a 6 anni (in primo grado a 7 anni e 8 mesi);
  • Stefano Pasquino a 1 anno e 2mila euro di multa (sospensione condizionale pena) (in primo grado a 2 anni);
  • Andrea Maida a 1 anno e 2.400 euro di multa (sospensione condizionale pena) (in primo grado a 2 anni, 4 mesi e 10 giorni);
  • Marta Sanginiti a 6 mesi e 2mila euro di multa (in primo grado a 8 mesi);
  • Marco Catricalà a 4 mesi di reclusione;
  • Damiano Fabiano a 8 anni;
  • Giuseppe Garieri a 4 mesi;
  • Antonio Rei a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni;
  • Fabio Romeo a 4 mesi.

Ha confermato l'assoluzione nei confronti di Vito Chiefari. 

Tra gli avvocati che compongono il collegio difensivo Vincenzo Cicino, Salvatore Staiano, Giovanni Merante, Sergio Rotundo, Enzo Ioppoli e Giovanni Russomanno.