La Corte d’assise di Palmi ha emesso la sentenza nei confronti di sei presunti affiliati della cosca Piromalli di Gioia Tauro coinvolti nel processo “Atlantide”. 

 

L’operazione della Dda di Reggio Calabria ha riguardato la faida combattuta a Gioia Tauro nel 2005. La Corte d’assise di Palmi ha inferto l’ergastolo a Biagio Guerrisi, colpevole dell’omicidio di Pietro Giacobbe, mentre è stato assolto per il tentato omicidio di Luciano Caridi. Cosimo Romagnosi 18 anni, Ivan Rocco Stillitano a 16 anni e sei mesi, Giuseppe Stillitano 6 anni e due mesi. 

Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli dell’estorsione alla società che gestiva il canile “Metauro”. Condanna anche per l’ex medico del Sert di Polistena Elio De Leo, difeso dagli avvocati Antonino Napoli e Patrizia Surace, al quale sono stati inferti 5 anni di reclusione solo per il reato di falso. La Corte, infatti, ha fatto cadere le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e favoreggiamento alla ‘ndrangheta. Assolto, così come chiesto dal pm Giulia Pantano, Marcello Giacobbe, avvocati Guido Contestabile e Domenico Putrino, che accusato dell’omicidio di Rocco Albanese. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Mario Virgillito, Girolamo Larosa e Antonio Lupini.  

 

Tutti gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa,  concorso esterno in associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio, estorsione e danneggiamenti. Delitti che sarebbero stati compiuti a cominciare nel 2005, quando fu combattuta la faida di Gioia Tauro.  La Corte d’assise ha condannato tutti gli imputati in solido al pagamento di 500mila euro in favore di ognuna delle  della parti civili riconosciute nel processo, vale a dire il Comune di Gioia Tauro, Provincia di Reggio Calabria, Regione Calabria, Carlo Pulici e Enrica Raschiellà.