La Terza Commissione regionale Sanità del consiglio regionale della Calabria, ha approvato la proposta di legge di iniziativa della consigliera di Forza Italia Katya Gentile ad integrazione della norma già in vigore, la numero 48 del 29 Novembre 2019, recante disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria. La proposta di Katya Gentile riguarda in particolare la cremazione. L’articolo 16 della legge in vigore infatti, disciplinava tale pratica funeraria, ma è stato successivamente abrogato per effetto di una impugnativa del Governo, lasciando di fatto questo specifico ambito privo di una regolamentazione.

Possibilità di avere vicino i resti degli animali d'affezione

Il via libera della Terza Commissione alla proposta di legge della esponente azzurra, rappresenta ora «un importante passo avanti - si legge in una nota - per colmare un vuoto normativo su una materia delicata fino ad oggi non disciplinata dal Consiglio Regionale. Con il testo di legge si disciplina, tra l’altro, l’autorizzazione alla cremazione e si regolamenta l’affidamento, la conservazione e la dispersione delle ceneri. La Terza Commissione ha inoltre approvato l’emendamento che introduce disposizioni relative alla tumulazione con gli animali d’affezione. Il testo prevede che in presenza di volontà espressa dal defunto o dagli eredi sia possibile tumulare, previa cremazione, le ceneri degli animali di affezione, riposte in un’urna separata, nello stesso loculo del defunto o nella relativa tomba di famiglia. Anche questa è una norma di civiltà».

Loculi carenti

Per quanto riguarda, in particolare, la cremazione dei defunti, la consigliera regionale sottolinea come «in Calabria quella dei cimiteri sia una emergenza che si trascina da anni. C’è carenza di spazi, i feretri rimangono accatastati per mesi in attesa della sepoltura. Le interminabili liste di attesa per la concessione di un loculo, sottopongono i familiari ad una ulteriore sofferenza, risultando lesivi della dignità umana. Anche per questi motivi è in aumento la richiesta di cremazione. Rispetto al nord Italia, però, nel meridione sono ancora pochi gli impianti, solo uno quello attivo in Calabria. E ciò comporta una serie di disagi e criticità. I familiari dei defunti che scelgono di essere cremati, sono costretti a trasferire il feretro in altre regioni e quindi a sostenere maggiori spese, con il rischio concreto di essere inseriti in liste d’attesa molto lunghe». La proposta di legge adesso, dovrà essere discussa ed eventualmente approvata dal Consiglio regionale.