INTERVISTA | Il Governo fissa un tetto massimo per il prezzo dei dispositivi di tipo chirurgico, mentre le fiamme gialle vigilano sul rischio di speculazioni
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Abbiamo recuperato alcuni listini della 3M del 2015. Le mascherine del tipo FFP2 erano vendute a 2,62 euro, quelle con la valvola 3,73 oltre Iva.
Prezzi alle stelle
Qualcuno in redazione ci ha inviato qualche scontrino: questi dispositivi oggi li hanno pagati undici euro. Noi stessi non siamo riusciti a trovarle ad un prezzo inferiore a 8,50 euro. Adesso che il Governo sta programmando la ripresa graduale delle attività, coprire il naso e la bocca sarà una delle regole obbligatorie da seguire.
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Tetto massimo
Anche per questo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un tetto massimo del prezzo al pubblico delle mascherine di tipo chirurgico: non potranno costare più di cinquanta centesimi. Prima dell’emergenza erano in vendita ad un quinto di questo valore ma è pur sempre meno dei due euro a cui si era arrivati.
Controlli serrati
Fin dallo scoppio della pandemia, la Guardia di Finanza, anche in Calabria, ha incrementato i servizi di controllo sull’intera filiera di produzione di tali strumenti di protezione. Non solo per sanzionare aumenti ingiustificati con danno per il consumatore, ma anche per verificare l’idoneità degli articoli venduti.
Tante segnalazioni
Numerose le segnalazioni di abusi giunte al numero di pubblica utilità 117. Abbiamo sentito il capitano Angelo Giammarini, comandante del Gruppo delle fiamme gialle di Cosenza.