Il deputato in un'interrogazione al ministro Bianchi ha chiesto il trasferimento della dirigente scolastica: «Urgente recuperare rapporto tra studenti e docenti della scuola e dare un segnale forte di tutela delle studentesse»
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In un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il deputato di Alternativa Francesco Sapia ha chiesto «l’immediato trasferimento della preside Iolanda Maletta dal liceo scientifico Valentini-Majorana» di Castrolibero, in provincia di Cosenza, «passato alla ribalta nazionale per presunte molestie sessuali che negli anni un docente colà in servizio avrebbe posto in essere nei confronti di studentesse della stessa scuola».
Secondo il deputato di Alternativa, componente della commissione della Camera Affari sociali, «nella predetta scuola il clima è diventato insostenibile, in quanto si è perduto il rapporto di fiducia degli studenti nei confronti della preside, come confermano recenti querele contro alcuni insegnanti e le defezioni di professori rispetto alla convocazione del Collegio dei docenti fissato per il 14 febbraio in corso, volto ad individuare possibili strategie per il recupero del rapporto insegnamento-apprendimento».
«A riprova della frattura tra direzione scolastica, docenti, studenti della scuola e genitori dei ragazzi, va evidenziato che il professore Gabriele Petrone, del liceo Valentini-Majorana, ha invitato i propri colleghi ad aderire alla manifestazione degli studenti calabresi che, in segno di protesta, si svolgerà il prossimo venerdì 18 febbraio a Cosenza».
Il deputato Sapia, si legge nell’atto parlamentare, ritiene quindi che «il ministro dell’Istruzione debba procedere per il trasferimento urgente della preside Maletta, al fine di recuperare il clima di fiducia tra studenti e genitori da una parte e insegnanti dall’altra, ma anche per dare, di là dalla vicenda di cronaca, un segnale chiaro in ordine alla necessaria tutela delle donne e di salvaguardia della serietà delle istituzioni scolastiche, che hanno il compito, delicatissimo, di formare le nuove generazioni».