VIDEO | La manifestazione è partita da Piazza Loreto e raggiungerà il centro. Presenti ragazzi da tutta la Calabria per esprimere vicinanza agli allievi del Valentini-Majorana e per protestare contro l'alternanza scuola-lavoro contestualmente ad altre città italiane
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Sono più di mille gli studenti scesi in piazza a Cosenza, questa mattina, a sostegno dei ragazzi del liceo "Valentini-Majorana" di Castrolibero dove si sarebbero verificati casi di molestie a sfondo sessuale, ai danni di alcune studentesse, da parte di un docente. Gli studenti, che dal 5 febbraio occupano la scuola, espongono striscioni e gridano slogan contro gli abusi sessuali ma anche contro l'alternanza scuola-lavoro. Contestualmente, in tutta Italia, infatti, si stanno tenendo cortei e presidi degli studenti dopo la morte di un 16enne di Ancona durante uno stage.
Il corteo è partito da Piazza Loreto per raggiungere il centro della città. Presenti anche ragazzi in rappresentanza di alcuni istituti di altre province della Calabria. Al riguardo, i manifestanti hanno riferito che alcuni dirigenti scolastici avrebbero diffidato gli studenti a non prendere parte alla manifestazione minacciando provvedimenti disciplinari. Il corteo è seguito da un notevole dispiegamento di forze dell'ordine. "No agli abusi", "La scuola non deve essere il luogo degli abusi", "No ai padroni" alcune delle frasi scritte sugli striscioni.
Alla manifestazione stanno partecipando anche la deputata del Pd Enza Bruno Bossio, il sindaco di Cosenza Franz Caruso e rappresentati sindacali della Cgil e dell'Usb.
Davanti al provveditorato agli studi di Cosenza il corteo si è fermato e qui la ragazza che per prima ha denunciato su Instagram le presunte molestie ha ribadito pubblicamente le sue accuse nei confronti del professore di matematica e fisica. «Mi chiamava panterona», ha detto, riferendo anche di essere stata palpeggiata. Poi la giovane si è rivolta alla preside invitandola ad essere più attenta agli studenti: «Basta fare la manager, bisogna prendersi cura degli studenti». La giovane ha anche denunciato un caso di "revenge porn" subìto a cui l'avrebbe sottoposta un suo ex fidanzato diffondendo sui social immagini che li ritraevano in atteggiamenti intimi.
Gli studenti raggiungeranno ora il Municipio dove terranno un'assemblea.
Intanto al "Valentini-Majorana" di Castrolibero sono gli ultimi giorni di occupazione: gli studenti, dopo aver appreso la notizia della sostituzione della dirigente scolastica Iolanda Maletta, hanno comunicato che lunedì riprenderanno a seguire le lezioni.
Il sindaco di Cosenza: «Le scuole devono essere più sicure»
«Questa vicenda pone al centro dell'attenzione un'altra questione: la libertà della scuola, perché le scuole devono essere più libere e aperte, ma soprattutto più sicure. La scuola pubblica dovrebbe eliminare le differenze sociali, culturali, di pelle e di sesso». Lo ha detto all'Agi, stamattina, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che ha voluto partecipare, come altri primi cittadini della provincia, alla grande manifestazione studentesca.
Bruno Bossio: «I ragazzi non devono farsi condizionare da nessuno»
Presente anche la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. «Qui il tema va ben oltre le molestie - ha detto - perché c'è la consapevolezza dei ragazzi, che devono prendere in mano il loro destino e non devono farsi condizionare da nessuno, ed è la stessa consapevolezza che c'è a Milano o a Roma, io spero che sia arrivato davvero il giorno delle nuove generazioni».
Cgil: «Qui per solidarizzare con gli studenti»
Nel corteo c'era anche una rappresentanza della Cgil. «Siamo qui per solidarizzare con gli studenti per queste necessarie misure che devono essere prese laddove si accertassero le responsabilità», ha detto Domenico Denaro, segretario della Flc-Cgil Calabria.
Esposito (donne Pd): «Oggi i ragazzi ci hanno insegnato il coraggio»
«Oggi i ragazzi ci hanno insegnato il coraggio. Il coraggio di esporsi, il coraggio di manifestare per le proprie idee e per i propri diritti, contro gli abusi, il coraggio di lanciare proposte, il coraggio di credere nelle possibilità che le cose si possono cambiare. Ci ha travolti quest'ondata di sdegno e insieme di fiducia». È quanto afferma Teresa Esposito, responsabile regionale delle donne del Pd in riferimento alla manifestazione degli studenti del liceo Valentini di Castrolibero.
«Noi democratiche - prosegue Esposito - c'eravamo e ci siamo, c'eravamo a sostenere questi ragazzi delusi da un'istituzione che dovrebbe proteggerli, garantire il loro futuro e insegnar loro la correttezza, e non sempre lo fa. Ci siamo a raccogliere le richieste per portarle nelle sedi opportune e trasformare idee in proposte fattive, ci siamo con le nostre battaglie e con i nostri ruoli al servizio del presente e del futuro. Abbiamo deciso di prendere parte in un tempo in cui prendere parte può essere penalizzante e però è necessario».