«È stata una doccia fredda». Commenta così un genitore a LaC News24 a proposito della notizia dei presunti casi di molestie sessuali che si sarebbero verificati in uno dei licei Tommaso Campanella di Belvedere Marittimo. Gli episodi si sarebbero ripetuti nel tempo e sono culminati nel novembre scorso con una formale denuncia depositata alla procura della Repubblica di Paola. Ma a differenza di quanto avvenuto al liceo Valentini-Majorana di Castrolibero, in questo caso c'è chi è pronto a difendere il professore sotto accusa.

«Non vedo il nesso tra le due vicende - dice la donna -. Oggi per la legge la violenza sessuale è anche quella verbale, ma avendo avuto modo di parlare con i ragazzi e gli alunni del professore, tra cui i miei figli, non ho trovato qualcosa di riconducibile a ciò che gli viene contestato». Ossia, molestie sessuali e in un caso la tentata violenza.

La sostituzione e la sospensione

La differenza tra le due vicende, quelle di Castrolibero e quella di Belvedere, riguarderebbe anche la tempestività con cui la scuola, nel secondo caso, ha agito a tutela delle persone coinvolte. La dirigente Carnevale ha immediatamente sostituito il professore per evitare ulteriori contatti con le studentesse e garantire a queste ultime la giusta serenità. Nel frattempo, la procura ha aperto un'inchiesta e il pm, meno di due mesi più tardi, ha chiesto al gip gli arresti domiciliari, ma il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto sufficiente applicare in via cautelare la sospensione dal servizio per un anno.

I dubbi del genitore

La notizia della misura interdittiva risale a metà gennaio scorso ma ha visto la luce solo negli ultimi giorni. Il motivo di tanta riservatezza è che, al momento dei fatti contestati, le alunne coinvolte erano tutte minorenni. Oltretutto, come ha spiegato ieri la dirigente al nostro giornale, l'intenzione era quella di evitare l'attenzione mediatica per consentire agli studenti di affrontare la questione con maggiore tranquillità. Ma c'è anche un altro aspetto. Alcuni genitori, come la nostra intervistata, sarebbero stupiti dalle accuse. «Il professore non ha mai avuto ombre in tanti anni di carriera - dice la donna -, prima d'ora mai una lamentela, mai un sospetto in classe».

A confermare questa tesi, c'è anche il protocollo riservato sul docente che ha ereditato la nuova dirigente, la quale ha affermato che finora non era mai emerso un aspetto ambiguo per qualsivoglia fattore. L'uomo, che è prossimo al pensionamento e vive insieme alla famiglia in un comune della Riviera dei Cedri, è un professionista molto noto. Nel 2013 era stato coinvolto in un'altra inchiesta giudiziaria per questioni legate all'ambito lavorativo al di fuori delle mura scolastiche, ma è stato successivamente assolto sia in primo che in secondo grado di giudizio.

Cosa è accaduto in classe?

Stando agli elementi trapelati, il docente avrebbe fatto ad alcune alunne dei complimenti sgraditi e in un altri casi, senza scendere troppo nei dettagli, avrebbe avuto dei contatti con loro. Tutti gli episodi si sarebbero verificati sempre nelle aule scolastiche, alla presenza di altri docenti o di altri alunni. «Da genitore - ci dice ancora la donna che abbiamo intervistato - tengo a precisare che la difesa è verso i figli che si sentono in qualche modo offesi da qualche atteggiamento, ma io credo che stavolta il docente sia stato frainteso». 

Ovviamente ora spetterà agli inquirenti fare chiarezza sugli episodi contestati e ai giudici capire se il comportamento del professore sia sfociato o meno in reato.