Le famiglie di entrambi i minori coinvolti si sono costituite parte civile. L'imputato ha scelto di non assistere alla prima udienza
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La richiesta, da parte dell’avvocato della difesa, di disporre l’esperimento giudiziale per accertare la verità dei fatti, è l’elemento di maggiore interesse emerso nel corso della prima udienza del processo a carico di Francesco Mazzei, il quarantenne accusato di aver sequestrato e violentato una tredicenne nei sotterranei della stazione ferroviaria di Cosenza. Il fatto, risalente al 7 settembre 2018, secondo la ricostruzione dell’accusa si sarebbe consumato davanti ad un amico della ragazzina con problemi di autismo.
Processo aggiornato al 22 gennaio
Il procedimento penale si celebra nel tribunale del capoluogo bruzio. L'imputato, ancora in carcere, ha rinunciato a presenziare. Le famiglie di entrambi i minori coinvolti si sono costituite parte civile. Il legale di Mazzei ha avanzato formale istanza al collegio giudicante, presieduto da Salvatore Carpino, con a latere Granata e Familiari, che si è riservato la decisione. L’obiettivo della richiesta è quello di ricostruire la vicenda direttamente nei luoghi dove la violenza si sarebbe consumata. La prossima udienza è fissata per il prossimo 22 gennaio. In quella circostanza saranno ascoltate le testimonianze delle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini.
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